“Non si dà effettivo cambiamento sociale se non a partire dalla volontà illuminata dell’individuo.” (Simone Weil)
Alfio Pelleriti

Si propone la costituzione di un Circolo di lettura che, in prima istanza, si occupi di leggere libri di varia natura: dalla letteratura ai saggi critici attinenti la sociologia, la storia, l’ambiente, la filosofia, la ricerca scientifica, la teologia, la poesia, per soddisfare la curiosità di conoscere delle storie più o meno romanzate e per rispondere al bisogno di approfondire vari settori culturali, illuminando nell’uno e nell’altro caso la propria coscienza individuale.
Un’opera scritta, del resto, assume significato pieno quando viene letta, poiché essa in quel momento si vivifica e, come ho più volte affermato in altri miei interventi, si avvia un vero e proprio rapporto simpatetico tra l’opera e il lettore che prevede un cambiamento e un arricchimento di entrambi i fattori interessati. Se poi l’opera anziché da una sola persona viene letta contemporaneamente da un gruppo, allora le ricadute positive di tale esperienza vanno moltiplicate per quanti sono i lettori e la comunità all’interno della quale opera il Circolo ne beneficerebbe indirettamente, incidendo profondamente sulla mentalità e sulla sensibilità dei componenti la comunità tutta.

Se la scrittura è in sé “evento” culturale, per chi scrive essa è lo strumento creativo che permette all’autore di avviare una comunicazione con il suo contesto sociale; la sua opera interpreta, come la pittura o la musica o la poesia o il cinema, aspetti della vita che lui arricchisce di senso, ma aspetta anche delle risposte, sotto forma di giudizi o di critiche dai fruitori. Non è mai esistita un’opera artistica che venga messa in un forziere, o chiusa in un cassetto o posta al sicuro in un deposito. Sarebbe una follia! L’artista crea per dare al pubblico la sua creazione assumendosi l’onere di ricevere stroncature o di compiacersi dei giudizi positivi che gli arriveranno. Quando le opere d’arte vengono pubblicate, esposte, visionate allora, dice Gadamer, si avvia un “circolo ermeneutico” tra autore, opera e lettore. Avviene cioè un’apertura sul mondo che necessariamente provoca delle reazioni, positive, negative, di chiusura o di apertura a quello stimolo culturale.
Ha bisogno Biancavilla di questi stimoli? Un circolo di lettura è opportuno che prenda forma a Biancavilla? Penso proprio di sì! Ne ha estrema necessità per contrastare una superficialità diffusa, un’assuefazione alle mode che porta ad una sicura atrofia intellettuale e a comportamenti scorretti e incivili.

Biancavilla, specialmente ai giovani, non offre stimoli culturali. Non esiste una sala cinematografica dove si possa apprezzare un film d’autore o una retrospettiva su un regista o su un attore o su un tema di carattere civile, storico, filosofico. I giovani sconoscono la “magia” dello spettacolo filmico che si compie nel buio della sala, fruito dal pubblico che vive la stessa esperienza, senza alcuna interruzione pubblicitaria o altre distrazioni.
Il teatro esiste come luogo ma non ospita nessun lavoro di alcuna compagnia teatrale; la biblioteca apre le porte e mostra “silente” i suoi scaffali pieni di libri polverosi senza proporre alcun evento, una qualche iniziativa per attrarre alla lettura adolescenti, giovani, anziani.

Le scuole di Biancavilla, dentro le loro mura, bastano a se stesse? Esse svolgono tante attività, forse troppe, dandosi ad un iperattivismo che potrebbe far smarrire le mete educative fondamentali, con i loro PON, con i POR da svolgere insieme ad appuntamenti ormai canonici: la festa della mamma e del papà, il Carnevale, le gite “corte”, le visite guidate o quelle “lunghe”, i viaggi di istruzione, le attività “integrative”, quelle legate alla “alternanza scuola-lavoro”! Resterà del tempo per aprirsi ad altri stimoli culturali? Spero che i dirigenti scolastici e gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado del territorio rispondano a questo invito volto alla creazione di un volano di attività culturali che possa costituire un contributo importante per l’autoaggiornamento dei docenti volto al raggiungimento pieno delle mete indicate nei loro piani educativi e didattici.

È auspicabile che tra i componenti di un Circolo di lettura vi siano gli insegnanti e poi naturalmente professionisti, giovani studenti e universitari, catechisti delle varie parrocchie insieme ai parroci, ma soprattutto sarebbe un successo potere avere al suo interno anche operai, contadini, casalinghe, pensionati.
I soci del circolo non avranno necessariamente riunioni periodiche (settimanali o quindicinali), poiché, dopo aver deciso quale libro leggere, ognuno lo leggerà autonomamente per poi rivedersi, trascorso il tempo convenuto, per commentarlo insieme, senza obblighi di chiose, riassunti o di elaborate recensioni; ognuno sarà libero di commentarlo a suo modo, anche tacendo se crede, o proponendo un brano che lo ha particolarmente colpito.
Ci si potrebbe fermare a tale attività, tuttavia un circolo di lettura potrebbe anche impegnarsi, se ne ha forza e voglia, nella realizzazione di altri progetti, sia nel campo della letteratura che negli altri settori culturali.
Per esempio:

- Incontri con l’autore. Dopo aver letto il libro, la fase “critica” del commento si svolgerà alla presenza dell’autore con il quale si avvierà un dibattito;
- Andiamo al cinema. Visione di film d’autore presso una sala cinematografica che permetta il godimento pieno dell’opera senza interruzioni pubblicitarie, nel buio e nel silenzio della sala, vivendo la magia dell’essere trasportati nel contesto spazio-temporale della narrazione filmica, permettendo ad ogni spettatore il processo psicologico dell’identificazione e della proiezione di elementi del proprio vissuto e successivo commento nella sede del circolo.
- Andiamo a teatro. L’esperienza di assistere ad una pièce teatrale con la vicinanza fisica agli attori fa scattare l’empatia tra la vicenda dei personaggi e la storia personale dello spettatore, permettendo così che i sentimenti di quest’ultimo e quelli dei personaggi si incontrino e che, quindi, si gioisca, si pianga, si trovino risposte a lungo cercate. E ancora una volta, l’esperienza così fortemente vissuta si concluderà comunicando agli altri le emozioni che ciascuno ha provato.
- Laboratorio di lettura. Ogni libro letto sarà presentato ad un pubblico dopo aver selezionato delle parti significative che meritano una interpretazione recitativa, proponendola, in particolare, agli alunni delle scuole del territorio; agli anziani delle case di riposo; alle famiglie presso le parrocchie o a un pubblico eterogeneo presso il teatro comunale o a Villa delle Favare.
- Concorsi. Il Circolo potrebbe farsi promotore di concorsi letterari (racconti, poesie in lingua italiana o in dialetto); fotografici a tema; video corti a tema; in collaborazione con l’Ente pubblico, creazione di manifesti per la salvaguardia del verde pubblico, delle aree urbane, della quiete pubblica e del rispetto delle norme civiche essenziali (tenere puliti i marciapiedi e sgombri di auto impropriamente sostate, deiezioni dei cani; invito all’emissione degli scontrini fiscali da parte degli esercenti commerciali e delle fatture da parte dei professionisti, degli artigiani, degli imprenditori).
- Incontri con la musica. Organizzare concerti con musicisti che presentino musica di qualità nei vari generi: classica, operistica, jazz, leggera.
CONTATTI:
tel. 3406258110
e-mail: apelleriti@tiscali.it
nello spazio riservato al commento in coda all’articolo
Gentile prof. Pelleriti,
sposo completamente la sua idea di dare vita ad un circolo di lettura a Biancavilla, la società tutta ne è in netto bisogno. Su parte di ciò che lei scrive, io ne sono il perfetto esempio: ho lasciato Biancavilla perché avevo bisogno di stimoli culturali, ambientali, sociali. Colgo l’occasione per ringraziarla di farsi, ancora una volta, promotore di queste nobili iniziative.
Sperando in una positiva risposta da parte della società biancavillese, mi consideri tra i partecipanti.
Un sincero saluto
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Ti ringrazio Pinuccia. Fido molto nei miei ex studenti. Se riusciamo a fare gruppo, io mi ritaglierò il ruolo di coordinatore lasciando a voi giovani e alle donne soprattutto, il compito della gestione delle attività. Grazie ancora per la tua disponibilità. A presto, Alfio
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