Il cinema come spunto di riflessione

di Laura Ingiulla

Ripartire dal Cinema anno “zero” per comprendere il periodo storico attuale.

Nel secondo dopoguerra si sviluppa il neorealismo cinematografico che fornisce un contributo notevole al pensiero e alla riflessione politica e sociale.

Il focus più importante di questa nuova pagina nella storia del cinema italiano è di avere annullato il diaframma tra realtà oggettiva e sfera individuale.

L’occhio della cinepresa documenta e racconta la semplicità, le ferite nelle persone e nelle cose, la povertà.

Francesco Golisano

Ammettiamo che ce ne siamo un po’ dimenticati, abbiamo avuto un lungo periodo di benessere tanto da sovraccaricarci di sovrabbondanza e di superfluo e di esserci votati al consumismo e alla convinzione che “ogni cosa sia dovuta”. Gli eventi degli ultimi anni, tuttavia, forniscono l’occasione per riconsiderare quella pagina culturale dando la giusta attenzione ai film della corrente del neorealismo.

Nel corso della prima riunione dell’Associazione culturale del cinema italiano (ACCI) Vittorio De Sica dice: “Vogliamo liberarci del peso dei nostri errori, guardarci in faccia e dirci la verità, scoprire quello che eravamo veramente. Il cinema ha diritto alla vita.”

Nulla è in grado di svelare come il cinema, la vita delle comunità e degli individui e le storie degli avvenimenti.

Autori come Lattuada, Rossellini, Pasolini, De Santis, Visconti, si sono impegnati a raccontare la verità e ad affrontare il futuro attraverso la cinepresa, trasmettendo idealità politiche e morali, avvicinando il pubblico alle cose semplici e stimolandolo a coltivare speranza e umiltà.

Chi più di chi ha conosciuto tali sofferenze può interpretare davanti ad una cinepresa storie di vita e di fatica nel combattere la miseria e riportare in vita una speranza verso la ripresa totale di una nazione che ha subito la guerra.

Vittorio De Sica sceglie di raccontare, in uno dei suoi film, il neorealismo con il sorriso e la bontà d’animo di Tòtò protagonista del film “Miracolo a Milano”.

Una fiaba neorealista che narra le vicende di una comunità povera ma grata alla vita dove si alternano allegria, lotta, speranza e amore. Il film si conclude con la dicitura

“Verso un mondo, dove buongiorno vuol dire veramente buongiorno!”


Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...