di Alfio Pelleriti
Ne ha attraversati di momenti brutti l’Italia, ma certo questo, per la Nazione, è un periodo in cui gli eventi drammatici si inseguono l’un l’altro, non accennando a scomparire.
La variante Omicron del Covid19 sta mettendo a rischio la tenuta della sanità pubblica; i positivi al virus ogni giorno superano i centocinquantamila casi e i decessi si contano a centinaia. L’economia che aveva dato segnali incoraggianti di ripresa, insieme all’occupazione, rischia di arrestarsi: già comparti come il turismo o lo spettacolo sono in ginocchio; sulla scuola pesano i numerosi casi di contagi tra gli alunni, gli insegnanti e gli operatori scolastici con gli inevitabili ricorsi alle chiusure e il ricorso alla dad.
Da più di due anni siamo immersi in quest’incubo che sembra non accennare ad allentare la morsa. Gli Italiani, tuttavia, hanno reagito bene grazie soprattutto a due persone autorevoli e davvero speciali, competenti e onesti, dalla specchiata dirittura morale e con un raro senso etico dello Stato, avendo interpretato il loro ruolo essenzialmente come servizio alla Nazione, alla quale hanno dato lustro con un plauso avuto da tutto il mondo. Naturalmente i due alti servitori dello Stato sono Mario Draghi e Sergio Mattarella. Quest’ultimo acclamato dal popolo come modello di riferimento e autentico patriota, come incarnazione dei valori costituzionali, oltre che di essi intransigente difensore. Un autentico “Padre della Patria”.

Ora però un rischio grave incombe sulla nazione: l’elezione del nuovo Capo dello Stato, poiché tutto il Centrodestra non ha trovato di meglio come suo candidato che il cavaliere Silvio Berlusconi. Si, ancora lui! Il pluri processato e condannato per frode fiscale, con pendenze processuali in corso, viene candidato da Forza Italia, dalla Lega di Salvini, dal partito della Meloni. Si rischia di avere lui come Presidente della Repubblica italiana, quello del “bunga bunga” e delle olgettine che insieme a Ruby, la “nipote di Mubarak”, frequentavano la villa del cavaliere.
Solo un modesto componimento in vernacolo per commentare tale infausta scelta seguito da un elenco delle leggi varate dall’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, autoproclamatosi “l’uomo del fare” o “l’Unto del Signore” (non ha mai brillato per modestia l’amico di Marcello Dell’Utri, stratega della nascita di Forza Italia, condannato a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa e del pluriomicida Vittorio Mangano, suo stalliere ad Arcore).
Berlusconi prisidenti
– “Si nni va u Prisidenti
bravu, bonu e cumpitenti!
Nautri sett’anni c’hava stari,
m’patri fu pi tutti pari!”
– “Pi mia no, ca l’haiu m’patri!
Certu a menzu a tanti latri
iddu pari n’paladinu
ma pi prisenza m’puddicinu!”
– “Ah, ora cunchiudisti, Turi!
Di l’Italia è binifatturi
e nta sa ucca sempri virità,
difinsuri da nostra libirtà.”
– “E chi nicchi nacchi a prisenza?
Chiddu ca cunta è c’havi simenza,
n’cori ranni pi poviri cafuni
e pi cu ciangi nti na gnuni.”
– “E va beni, ora mi lassa u Quirinali,
e ci’u duna a n’patriota naziunali!
Basta cchi prisidenti di sinistra
Birlusconi ci voli ca mministra!”
– “Beddu chissu, n’veru campiuni,
principi di tutti i cchiu carduni,
de ntrallazzeri capuriuni
e mafiusi ci tiniu varduni!”
– “Si chissu diventa prisidenti
l’Italia cchiu nun cunta nenti.
N’avissimu a vistiri tutti a luttu
pirchì finemu nta malu cunnuttu!”
– “Na fimmina ora ci vulissi
ca testa e cori ci mittissi!
E vidi ca sciusciassi n’novu ventu,
duci e finu, n’veru Rinascimentu!”
Svegliati Sicilia!
Apri gli occhi su quanto ha fatto questo governo e il suo primo ministro, il cavaliere Silvio Berlusconi.
Che cosa ha fatto:
– Legge sul falso in bilancio, con la quale non si persegue col rigore del codice penale chi falsifica i bilanci di una società o ente economico.
– Legge sulle rogatorie internazionali, con la quale diventa più difficile, se non impossibile per i magistrati inquirenti poter chiudere delle indagini in corso e perseguire reati per i quali si prevede un qualsiasi rapporto con la magistratura straniera.
– Legge sul rientro dei capitali dall’estero, con la quale chiunque in passato abbia portato miliardi all’estero illegalmente, può farli rientrare senza problemi in Italia.
– Legge sulle successioni e sulle donazioni, con la quale per successioni inferiori a 350 milioni di lire si continua a pagare il 3%, mentre per le eredità o “donazioni” miliardarie non si paga più l’INVIM.
I miliardari ringraziano.
– Legge sul recupero di tasse evase, IVA, multe, e d’ogni altro credito vantato dallo Stato: condono tombale: versando fino ad un massimo del 18% della somma dovuta evasori milionari annullano le loro passate inadempienze. La Fininvest si avvantaggia della legge, risparmiando 194 miliardi di euro.
– Legge sul mandato di cattura europeo: tutti gli Stati dell’Unione Europea vogliono colpire chi commette gravi reati legati al terrorismo, alla pedofilia, al traffico di droga, alla corruzione e a brogli finanziari con un mandato di cattura europeo che renda più facile l’opera dei magistrati, aggirando i numerosi ostacoli burocratici. Solo un governo si oppone: quello del cavalier Silvio Berlusconi.
Ladri, farabutti e disonesti ringraziano.
– Legge Cirami o del “legittimo sospetto”, con la quale basta avanzare il sospetto del “fumus persecutionis” da parte dei magistrati inquirenti sull’imputato, per far bloccare un processo e affidarlo ad un altro tribunale. Diventa difficile arrivare entro tempi brevi alla sentenza, mentre è facile arrivare alla prescrizione del reato.
– Legge sul lodo Maccanico o Schifani: le cinque più alte cariche dello Stato non possono essere processate per qualsiasi reato. La legge non è uguale per tutti, come recita la Costituzione.
– Si vuole sottomettere al potere politico la magistratura: dopo continui attacchi ai magistrati di Milano e di Palermo e poi ai magistrati tutti, il Centrodestra ha varato una riforma della giustizia con la quale la politica prevarrà sulla magistratura, nonostante il principio della divisione dei poteri, fondamento di tutte le democrazie liberali.
E’ il trionfo di Robespierre e la sconfitta di Voltaire, Rousseau, Montesquieu.
– Riforma della scuola: il settore privato è agevolato con contributi statali; la scuola pubblica subisce notevoli tagli.
-Si è tentato di modificare l’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori, perché si possa licenziare senza giustificati motivi.
– la Lega Nord ha richiesto e il governo ha concesso consistenti sgravi fiscali ai grandi imprenditori del Nord-Est, contravvenendo alle direttive europee.
– Si è asservita la comunicazione pubblica, la RAI, alle esigenze di una sola parte politica, già proprietaria di reti televisive, giornali, case editrici, epurando le voci che non vogliono piegarsi all’“Unto del Signore”.
– Con la riforma della Costituzione l’Italia diventa federale alla faccia dell’unità della nazione tanto declamata da Fini e dai suoi colonnelli.
Bossi e la Lega Nord ringraziano!
– Dopo tanti lavori in Commissione per dare all’Italia un sistema elettorale maggioritario che potesse garantire governabilità e maggiore stabilità economica e sociale, per calcoli elettoralistici e per cercare di salvare le poltrone, il Centrodestra ritorna al sistema proporzionale.
– In pieno semestre bianco la maggioranza, compatta, vota la legge “Pecorella” con la quale si vorrebbe distruggere il sistema giudiziario, già pesantemente colpito con le precedenti leggi “ad personam”. Palesemente incostituzionale, il Presidente Ciampi, estremo difensore della democrazia e dei principi costituzionali, la rispedisce alle Camere.
Grazie Presidente Ciampi!
(A. Pelleriti – 2006)