Joseph Conrad, La linea d’ombra

di Alfio Pelleriti

Joseph Conrad nato in Polonia nel 1857 e naturalizzato cittadino inglese, trascorse buona parte della sua vita sulle navi e tali sue esperienze, a tratti avventurose, trasferì nei suoi romanzi: Lord Jim, Cuore di tenebra ed altri. Morì a Londra nel 1924.

In “Linea d’ombra”, breve romanzo pubblicato nel 1917, Conrad vuole fare percepire al lettore che la vita di mare possiede un interno meccanismo per cui essa, per definizione, è sempre degna d’essere raccontata e fin nei minimi particolari, con descrizioni che non lascino da parte eventi che sarebbero banali per i comuni mortali, ma per l’autore, narratore ottocentesco, importantissimi.

Ti prende dunque una tensione che assomiglia molto all’insofferenza, come quando, adolescente, accompagnandoti con il nonno, eri costretto a sorbirti i racconti dei suoi amici relativi alle loro esperienze di soldati. Ognuno voleva coinvolgere gli astanti a seguire con interesse il suo racconto sul crinale tra il realistico e il fantastico, sottolineando anche particolari di per sé insignificanti e inserendo digressioni lunghissime che avrebbero dovuto aumentare il pathos del racconto e che invece inducevano noia.

Nel romanzo Conrad ci racconta una storia che si svolge a bordo della sua prima nave della quale gli viene affidato il comando: un viaggio drammatico tra un’interminabile bonaccia che lo costringerà a rimanere sullo stesso punto per settimane e un’epidemia di febbre tropicale che sfianca tutto l’equipaggio e lui stesso, finchè, grazie ad eroici ufficiali in seconda e alla sua caparbietà non riusciranno a portare nave e carico a destinazione.

Già in “Cuore di tenebra” si può sperimentare tale caratteristica narratologica che chiama il lettore ad una prova notevole d’attenzione senza prestare orecchio alla vocina che insistente ti invita a sospendere la lettura o a leggere solo l’inizio dei capoversi, per concludere velocemente quel “viaggio” in un genere che evidentemente non si predilige.

Nel breve romanzo tuttavia non mancano sequenze descrittive davvero ben curate nella costruzione formale e nell’accostamento dei vari elementi sempre in un giusto equilibrio, senza eccedere nella sovrabbondanza né in rapide chiusure a scapito della comprensione, ottenendo risultati perfetti, al limite della poeticità: “Refoli di brezza arrivavano e sparivano, e, quando abbastanza forti da agitare l’acqua scura, il mormorio sul fianco della nave mi scorreva nel cuore in un delicato crescendo di gioia, per poi smorire via rapidamente. Ero tremendamente stanco. Persino le stelle parevano stremate nell’attesa dell’alba. Questa venne infine con un lucore di madreperla allo zenit, come non ne avevo mai visto ai Tropici, opaca, quasi grigia, con una strana reminiscenza delle alte latitudini.”[1]  

Joseph Conrad

E la stessa bellezza si nota alla fine del penultimo capitolo: “V’era una perfetta immobilità in tutte le cose. Se l’aria era diventata tutta nera, il mare, per quanto ne sapevo, poteva essere divenuto una cosa solida. A nulla serviva scrutare in ogni direzione, affissare gli occhi su ogni segno, speculare sull’imminenza del momento fatale. Quando fosse venuto, le tenebre avrebbero silenziosamente inghiottito quel poco di luce che le stelle gettavano sulla nave, e la fine di tutto sarebbe sopraggiunta senza neppure un sospiro, un moto o un mormorio di sorta, e tutti i nostri cuori avrebbero cessato di battere come orologi scarichi.[2]

Piero Dorfles inserisce il romanzo di Conrad tra i cento libri che rendono più ricca la vita”, inserendolo tra i romanzi della formazione e dei Riti di passaggio. Personalmente e modestamente, non oserei spingermi così in avanti.


[1] Joseph Conrad, La linea d’ombra, La biblioteca di Repubblica, 2002 (concessione Mondadori editore), pag. 96

[2] Ibidem, pag. 130


Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...