“Biancavilla oggi” come Piazza Roma

Mondo web: libertà di espressione o libertà di offendere? Soluzione a portata di tastiera

di Alfio Pelleriti

Ancora una volta mi sono impantanato in una polemica ospitata su Biancavilla Oggi. Sarebbe, credo, la terza o la quarta volta. L’ultima due anni fa quando pubblicai un articolo che denunziava il baccano infernale che per tutto il periodo estivo, dalle 15,30 alle 22,00, giovani animatori del Grest con i loro 300/400 bambini tenevano presso la scuola materna di via Pistoia, concessa gentilmente in uso a don Pino Salerno dall’amministrazione comunale. Ho raccolto allora centinaia di improperi, offeso e vilipeso da un’umanità greve e volgare.

Ma non contento, ecco che sono ricaduto nel medesimo errore: ho inviato un commento ad un articolo scritto dal giovane Alessandro Rapisarda in difesa della movida nostrana. Secondo l’estensore dell’articolo pub e locali notturni sarebbero una risorsa per la nostra comunità e renderebbero “vibrante” la bella Biancavilla oltre che polo d’attrazione per turisti in cerca di chissà quali esperienze gratificanti se non quelle di tracannare birra e superalcolici. Nell’articolo si definivano “provincialotti” (eufemismo per non dire “limitati”, “non al passo coi tempi”, “analfabeti di ritorno”, “buzzurri”) coloro che protestano per gli schiamazzi notturni, per la mancanza di igiene, per l’indebita occupazione di suolo pubblico e privato.

Biancavilla – Piazza Roma

L’articolo mi è sembrato scritto con sicumera e purtroppo non sono stato tenero con gli aggettivi definendo il tono dello scritto “supponente” e in certi passaggi “arrogante”.

Puntuali sono arrivate le contumelie e le critiche ad alzo zero dei “leoni” della tastiera e per completare il tutto con un autorevole suggello, è arrivato l’intervento del direttore di Biancavilla Oggi, Vittorio Fiorenza, che ha spiegato che il web e i social così sono, prendere o lasciare! E a Gianfranco, che timidamente ha fatto notare che le offese nei miei confronti sono state pesanti e che sarebbe stato il caso di bloccarle, ha risposto che “attivare certi meccanismi equivarrebbe ad attuare un’azione censoria e limitante delle opinioni (per quanto grossolane e sguaiate possano essere).
Se un commento è valido nel suo complesso ma contiene parti “colorite”, sarebbe etico oscurare quelle porzioni? Non significherebbe, questo, “manipolare”? Oppure, in tal caso, dovremmo cestinare l’intero pensiero?”
Il pensiero che i lettori avrebbero perso, data la sua “validità”, è il seguente: “Pelleriti le consiglierei qualche ottimo ospizio in periferia, meglio se fuori paese. Così potrà godere del silenzio desiderato. Non avrà ragazzi che giocano negli oratori, giovani che si divertono nei pub e soprattutto avrà una platea di anziani pronti a partecipare alle sue “piazze grandi”.

Infine, per essere più convincente, il direttore Fiorenza argomenta: “I social e il web –piaccia o meno– sono invece come una “piazza Roma” in cui coesistono l’intellettuale (presunto) seduto al Circolo Castriota, il muratore dell’Unione Operai, ma anche il bullo 15enne che tira pallonate, qualche buzzurro che scatarra a terra ed il solito incivile che butta cartacce. Vogliamo chiudere piazza Roma? Vogliamo la selezione dei commentatori in base all’uso di termini e linguaggio appropriati secondo i “nostri” canoni? Impossibile”.

Azzeccato l’accostamento dei social e del web a Piazza Roma, dove ormai tanti sono gli spettacoli indecenti cui chi la frequenta è costretto ad assistere. Vorremmo allora chiudere Piazza Roma? Certo che no! (Anche se mi chiedo come caspita facciano in Veneto o in Piemonte o in Emilia a frequentare le piazze dei paesi senza assistere ad atti di inciviltà gratuiti, ad atti di cafoneria cercati, voluti. In tali posti tuttavia la polizia locale sta sempre in giro ed è pronta a comminare le giuste sanzioni agli incivili. Così che tutti si convincono che quando ci si trova nei luoghi pubblici conviene non scatarrare; conviene raccogliere le cacche dei cani portati a passeggio e gettarle in appositi cestini; conviene non sostare le auto sui marciapiedi o agli incroci o in doppia o tripla fila come avviene in Piazza Sgriccio).

Tornando al discorso interrotto dalla lunga digressione, Internet è una rete globale di comunicazione di cui ormai non si può fare a meno poiché consente di comunicare a livello continentale in tempo reale, permette di veicolare informazioni che sono vitali per la tenuta economica e sociale degli Stati, oltre che essere uno strumento importante per il progresso culturale della comunità umana, ma si può anche incappare in autentiche porcherie, in truffatori, in maniaci. E allora come ci si può difendere?

Secondo me con le stesse modalità che si adottano davanti allo schermo della TV: ciascuno col proprio telecomando decide quale programma seguire e quale quello da cui tenersi lontano. La soluzione è facile, a portata di mano: ignorare i siti dove non si evita la gazzarra ed imperano la gratuità delle offese e la melensaggine. Se pubblicare su “Biancavilla Oggi” comporta il rischio di essere offeso dal primo villico che ritiene avere la stoffa dell’opinionista visto che i suoi commenti passano indisturbati, non andrò più a visitare questo sito, così come non seguo “Uomini e donne” o “C’è posta per te!” così come cambio canale velocemente alla vista di personaggi come Mario Giordano o Barbara D’Urso o Paolo Del Debbio o l’insopportabile Diego Fusaro. Dice il buon Fiorenza a chi ingenuamente si indigna per il linguaggio da trivio di chi è in preda alle ire funeste dei suoi lettori: “E allora? Si chiude il sito? Sarebbe come chiudere Piazza Roma!” Certo che no!

Di siti ormai se ne aprono a migliaia in Italia: siti neofascisti, neonazisti, negazionisti dell’Olocausto, terrapiattisti, no-vax, inneggianti alla camorra… e allora? Li chiudiamo, li censuriamo? Certo che no! Ma NON LI VISITIAMO! E Facebook dove si trova ogni tipo di cretineria e dove è in onda permanente il festival della vanità e delle banalità, lo chiudiamo? No! Semplicemente si può scegliere di NON REGISTRARSI, esercitando la propria LIBERTA’; così come si è liberi di frequentare questo o quel sito e altri invece no. Del resto, tornando al paragone suddetto, SI PUO’ DECIDERE di passeggiare a Piazza Roma o al viale dei Fiori; di stare seduto al Circolo o rimanere a casa a leggere un libro, aspettando magari un convegno interessante o un buon seminario ove sia concesso anche ai vecchi di partecipare, perfino a quelli dell’ospizio.


2 risposte a "“Biancavilla oggi” come Piazza Roma"

  1. È inquinante anche l’insulto. Anzi è un crimine. E c’è chi insulta non avendo argomenti in merito alle questioni, anzi fa scivolate le questioni poste su altro: la questione della inciviltà dei comportamenti pubblici diventa questione di libertà, quella della legittima reprimenda pedagogica si assorbe e dissolve con l’insulto sardonico. Poveri noi.

    "Mi piace"

  2. di Santina Costanzo
    Mi piacerebbe iniziare a scrivere così per rispondere a quanto ho letto: ” C’era una volta la santa “educazione ” che prima di parlare o scrivere invitava a pensare, a riflettere, che non si chiamava censura (per carità, c’era anche quella!) ma buon senso, rispetto, per le persone e per le cose piano piano, sono diventati desueti lasciando spazio ad una superficialità senza ritegno che sempre più non riconosce i limiti e diffusamente ed impropriamente si autodefinisce libertà.
    Libertà è una grande parola dai significati molto vasti e ampi, che non possiamo mortificare usandola ed abusandone in maniera impropria a nostro piacimento.
    Personalmente conosco il professore Pelleriti da una vita, e non mi pare sia così “fuori” da essere ospitato in “case per anziani ” così come del resto non lo sono neanch’io visto che condivido il suo malcontento. Come non inorridire davanti a simili atteggiamenti? Come possiamo tutelarci da una dilagante maleducazione che permette di averla franca su tutto? Occorre ritornare con urgenza ad essere prudenti, riflessivi, sapendo che la cortesia non è mai fuori moda, e scrivere pensando di costruire è senz’altro più utile di ferire o distruggere .

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...