
Adrano, luglio 1971, esami di maturità della classe III A del Liceo classico “Giovanni Verga”. Venticinque baldi giovani si presentano agli esami di Stato dopo una sofferta preparazione e un’ansia che tracima ormai irrefrenabile e li superano. Ora sono pronti, con rinnovata fiducia e con tanta speranza, ad affrontare una nuova prova, a superare altri ostacoli, ad assaporare la gioia di attraversare altre importanti tappe nella loro vita, nel loro viaggio straordinariamente bello, complesso, misterioso, a tratti drammatico.
Ognuno di loro si esalta, lotta, si impegna, gioisce, soffre, cade e si rialza, vive insomma. Alcuni di loro finiscono anzitempo tale viaggio e le loro anime riposano adesso nell’azzurro luminoso e infinito del Cielo dove a regnare sono la pace, l’armonia e l’amore di Dio.
Trascorsi cinquant’anni, i nostri eroi vogliono incontrarsi ancora, così come allora, quando ogni mattina si ritrovavano in classe ciascuno con i suoi piccoli/grandi problemi, con le proprie ansie legate ad un’autostima che qualche volta occupava posti infimi nella scala dell’equilibrio emotivo e della personalità ancora “in fieri” di quegli adolescenti che cercavano “un centro di gravità permanente”.
Così, il 22 settembre di questo 2021, si ritroveranno, felici di ascoltarsi, di guardarsi, oltre le rughe, in quegli occhi che hanno mantenuto lo stesso chiarore dei diciott’anni, di scambiarsi sorrisi ed emozioni e riscoprire ancora una volta quanto profondo possa essere il cuore degli uomini, come esso possa palpitare sollecitato dall’onda dei ricordi. (A. P.)