MASSIMO CACCIARI, Generare Dio / ALBERTO MAGGI, Nostra signora degli eretici

di Alfio Pelleriti

Ho finito in un paio di giorni il breve saggio “Generare Dio” del prof. Cacciari su Maria di Nazareth, la madre di Gesù, Vergine immacolata a cui l’angelo Gabriele annuncia che diventerà madre. Maria, strumento di una necessità escatologica, porta in sé la gioia e il dolore dell’essere madre, consapevole, già dall’inizio, che ciò che ottiene perderà in maniera drammatica.

Se il Vero si completa nel Bello, come dice qualche filosofo, Cacciari, filosofo nazionale tra i più colti e preparati, non poteva non analizzare i dipinti rinascimentali più importanti dell’iconografia cristiana, da Mantegna, a Bellini, da Piero della Francesca al Beato Angelico, che illustrano e mettono in evidenza questo pathos tragico nel volto e nei gesti di Maria, sia quando regge il Bambino già avvolto in veli, prodromi del sudario e della sindone, della crocifissione e morte del Figlio di Dio.

In alcuni capitoli Cacciari si concede, come un fervente credente, alla descrizione dell’evento metastorico e il discorso corre veloce arrivando alla mente del lettore e al suo sentire.

Purtroppo nel resto del libro Cacciari dimentica di divulgare il magnifico tema, e le sue illuminate argomentazioni si trasformano in appunti per i suoi allievi, confondendoli con i lettori. Già gli epigoni di Aristotele distinguevano le opere del maestro in “essoteriche”, cioè indirizzate ad un pubblico vasto, opere cioè divulgative, dalle opere “esoteriche”, cioè per gli alunni del Liceo, cioè appunti per le lezioni che Aristotele impartiva ai suoi discepoli. Ora, Cacciari, dicevo, sembra starsene seduto in cattedra e accarezzandosi la barba come suo solito, sciorina citazioni, presenta argomentazioni con all’interno interrogative dirette, termini latini, greci, lessico settoriale e il tutto diventa arido e sembra, al povero lettore, di procedere in un deserto di cui non riconosce neanche le caratteristiche, poiché lo colgono e lo aggrediscono venti provenienti da tante direzioni e il terreno ora è sabbioso ora sembra una steppa battuta da venti gelidi e pungenti.

Mitologia, filosofia, teologia, trattate col piglio del professore universitario che sembra fissare negli occhi gli smarriti studenti e man mano che li va “perdendo” egli si esalta, elevando il tono della voce, gesticolando sapiente quando il discorso s’alza alto fino al raggiungimento dell’estasi retorica.

Peccato! Del resto, il tema appartiene agli argomenti fondamentali della teologia, ed è stato un azzardo che un non credente, privo della indispensabile spiritualità dei mistici, l’abbia scelto per trattarlo.

Lo stesso tema, Maria di Nazareth, è stato affrontato da Alberto Maggi in un interessante saggio pubblicato per Garzanti nel 2019, intitolato “Nostra Signora degli eretici”, sottotitolo: storia di Maria di Nazareth. Di Alberto Maggi, frate dell’Ordine dei Servi di Maria avevo già letto “Versetti pericolosi” e quindi nutrivo forti aspettative che l’autore non ha deluso.

Nel libro non solo si analizza efficacemente la figura di Maria, ponendola nel contesto storico e culturale del suo tempo, ma diventa occasione per un’interpretazione delle Scritture profonda, autentica, chiara.

Maria viene presentata senza gravami retorici o esaltazioni mistiche, sfrontata da tutti quegli appesantimenti che la tradizione religiosa, i riti, la cultura popolare le hanno cucito addosso. Attraverso un rigoroso percorso storico ed esegetico Maria appare al lettore come una giovane donna della Galilea che soffriva dei limiti e delle contraddizioni di una società fortemente maschilista, in cui le donne erano considerate esseri inferiori, subalterne all’uomo e senza la facoltà quindi di gestire autonomamente la propria vita.

La madre di Gesù, nel libro del fondatore del Centro Studi Biblici “G. Vannucci”, è l’esempio di un percorso di fede esemplare, per cui Maria è colei che si è affidata a Dio e alla sua volontà quando l’angelo le annunciò che avrebbe dato alla luce un bambino per opera dello Spirito Santo. Rimarrà fedele a Dio anche quando la realtà sarà diventata per lei difficile, poiché sperimenterà la solitudine, sarà vittima di mormorazione e di accuse infamanti, derisa e sospettata di adulterio.

Maria partorì in una mangiatoia per animali dividendo lo spazio con loro, confortata dalla presenza di coloro che in quei tempi erano considerati impuri e malfattori, i pastori e i maghi. E tante saranno le sofferenze che dovrà patire per la “missione” del figlio che si sarebbe scontrato con le consuetudini del diritto, della religione, della cultura e della mentalità popolare. La Madre non capirà il Figlio in tante occasioni ma resterà sempre con lui e Gesù ne conoscerà la profonda fedeltà e l’autentico amore. A Lui rimarrà fedele anche quando tutti i potenti lo accuseranno di trasgredire la Legge o la Verità dei Profeti.

Sarà un rivoluzionario suo figlio, si accompagnerà con peccatori, toccherà gli impuri come i lebbrosi, trasgredirà le consuetudini secolari e sarà messo all’indice dai grandi sacerdoti. Sarà ritenuto pazzo. Ma Lei, Maria, sua madre, rimarrà con Lui sempre. E Gesù conoscerà la sua fedeltà e il suo amore e dunque la “trascurerà” per occuparsi degli ultimi, per predicare i nuovi valori di fraternità e di amore per tutti: per le donne (ritenute inferiori agli uomini e assimilate ad oggetti del desiderio necessarie solo per la procreazione e per il lavoro domestico), per gli schiavi, per i peccatori, per i pastori e per tutta quell’umanità “perduta” e senza speranza di riscatto.

Maria sarà attraversata dal dubbio; anche lei non capirà sempre Gesù, ma crederà in Dio e dunque Gesù, dopo la morte sulla croce, non apparirà a lei ma a Maria di Magdala e ai suoi discepoli che erano sconvolti, dubbiosi e impauriti, che non credevano alle voci secondo cui era risorto. Starà con loro per rassicurarli e far constatare con mano che era risorto da morte col suo corpo. Maria non avrà bisogno di toccare con mano le sue ferite poiché la sua fede sarà sempre forte e sicura. “Gesù deve andare a cercarli, uno per uno, per convincerli che è vivo, che non è un fantasma (Lc 24,37 – 43); e mangia con loro, si sottopone alla loro curiosità con pazienza.

E Maria? La madre? No, nessuna apparizione per Maria. Le apparizioni sono per gli increduli, i testardi, gli stupidi e i duri di testa.

Maria non rientra tra questi.

Colei che è stata capace di accettare Gesù ancor prima di capirlo, colei che l’ha seguito fino presso alla croce, che ‘ha sperato contro ogni speranza’ (Rm 4,18), non ha bisogno di prove per credere che il figlio è vivo più che mai; non ha bisogno di conferme. Lo sa. Lo sente. Per questo Maria non va con le altre donne al sepolcro di Gesù. Lei non piange un morto ma continua a seguire il Vivente…l’ultima beatitudine proclamata da Gesù: ‘Beati quelli che pur non avendo visto crederanno’ fa eco alla prima che compare nei Vangeli, e che è rivolta a Maria: ‘Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore’…Maria non ha bisogno di apparizioni per credere[1]

Se posso permettermi di dare qualche consiglio ai miei pochi lettori, suggerirei di leggerli entrambi questi libri, poiché nonostante la diversità epistemologica, l’approccio diverso nell’analisi dello stesso personaggio, hanno qualcosa in comune: entrambi gli scrittori danno un’immagine di Maria di Nazareth non stereotipata, fuori dai soliti cliché e il risultato è quello di avere l’impressione di conoscere come non mai la madre di Gesù. Maria cominci a considerarla come una madre, come tua madre, pronta ad assisterti, a reggerti e a spronarti quando vorresti gettare la spugna. Maria cominci a vederla come un esempio per il tuo personale cammino di fede, per cui sai che esso comporta dubbi, cadute, smarrimento ma in Maria trovi conforto e forza per tornare a sperare e a sorridere alla vita.


[1] ALBERTO MAGGI, Nostra Signora degli eretici – Storia di Maria di Nazaret, Garzanti, 2019, p.155


Una risposta a "MASSIMO CACCIARI, Generare Dio / ALBERTO MAGGI, Nostra signora degli eretici"

  1. Il tema proposto in questo articolo, suscita in me riflessioni ed emozioni che mi piace condividere. I due titoli ed un unico tema riguardano Maria di Nazareth, la Madre di Gesù, la Donna del Si!
    Addentrarmi in una così ardua e ardita impresa mi fa sentire quasi una formica, ma cimentarmi con questa consapevolezza mi rende incosciente e audace.
    Maria è una semplice ragazza, promessa sposa a Giuseppe, ma un preciso giorno, mentre nel silenzio della sua casa recita i salmi, riceve la visita dell’Angelo Gabriele.
    La grande meraviglia e lo stupore, causate dall’annuncio non le fanno montare la testa, non la fanno inorgoglire, ma umilmente resta in ascolto, e alle parole dell’Angelo che la colgono di sorpresa, la forza del dono ricevuto si trasforma in azione. Maria, la donna del silenzio e dell’ascolto, conserva tutte queste cose nel suo cuore e meditando si mette in cammino.
    Stupenda questa Creatura, seppure nella straordinarietà dell’evento, resta docile e umile e prontamente si mette in viaggio per raggiungere la cugina Elisabetta, sfidando ogni umano ragionamento. Ed è in questo incontro che l’eco del suo Magnificat giunge fino a noi per condurci con mano nel grande mistero di Dio.
    …L’anima mia magnifica il Signore…d’ora in poi tutte le generazioni mi diranno beata!”…. Maria non smette di amare, non si pente mai di aver accolto un così grande impegno, e perfino le “sette spade” non incidono sul suo cammino, non la fanno desistere.
    La troviamo in cammino lungo tutto il periodare della storia, dalla fuga in Egitto, dalla via del Calvario, dalla Pentecoste, Maria, madre, sorella, amica, intima confidente, attenta e premurosa, cammina ancora accanto a noi, conosce il cuore del Figlio che ama e che ci ama e non ci fa mancare mai la sua Presenza, e possiamo sentirla come a Fatima, a Lourdes o in qualsiasi posto del mondo, se ci accostiamo a Lei con fiducia, senza pregiudizi, con semplicità, come chi ha sete e cerca la fonte.
    Impossibile non amarla!!

    Santina Costanzo

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...