
di Rosanna Stissi
C’è qualcosa di primordiale a Petra.
Una città nascosta, plasmata da mani grandi.
Una scultura nel deserto lasciata a metà o forse solo abbozzata, quasi di proposito. È quello che non sappiamo a spingere oltre la nostra immaginazione.
Il canyon del Siq diventa sempre più stretto e mi lascio avvolgere dal giallo rossastro delle rocce e della sabbia del deserto intorno a me.
Scorgo un gruppo di ragazze avvolte nel loro velo. Guardano l’ orizzonte e le immagino raccontarsi segreti, speranze, paure. Petra si rivela come un’oasi di pace in questo deserto e al contempo una sensazione di inquietudine mi avvolge. vorrei sedermi accanto a loro e ascoltarle.
Donne, qui come altrove
Diamanti avvolti in stoffe spesse

Figlie di speranze calpestate
Madri di sogni grandi
Occhi scuri verso orizzonti inesplorati
Occhi persi dentro doveri troppi grandi.
Il deserto, il cielo, la roccia, la Vita.
Nessuno è straniero, qui come altrove.
